domenica 13 maggio 2012

Franco Dolzini

I torrioni Pertusio e Ratti dal sentiero delle Foppe
Partenza del primo tiro
Secondo tiro
Il tratto-chiave del terzo tiro
Piramide Casati - Grignetta
Parete O

Ieri, finalmente, una giornata di fine-settimana con previsione meteo incoraggianti (al contrario di oggi). Con Giancarlo decidiamo che la nostra meta sarà la Piramide Casati in Grignetta; lì ci sono parecchie vie che vanno dal IV+ fino al VI+ e oltre, più che sufficienti per le nostre tranquille ambizioni. In realtà, un paio sono le vie che mi interessano particolarmente su questa parete: Donna Mathilde e Franco Dolzini, e oggi sono intenzionato a provare la seconda.
Accesso: noi siamo saliti dal sentiero delle Foppe per fare una via al Torrione Pertusio al ritorno. Superato il Rif. Rosalba salire ad un primo colle dove compare alla vista la piramide Casati; date un'occhiata alla ressa di cordate sotto lo spigolo Vallepiana e godetevi il fatto che non troverete nessuno sulla via, né avrete probabilmente altre cordate a vista d'occhio. Seguite il sentiero senza scendere a destra fino ad un secondo colletto, ed imboccate subito dopo una traccia sulla destra in corrispondenza di un torrione. Superate un tratto con corde fisse e scendete il canale contornando la torre Vitali; superate l'attacco della via Sara (scritta) e raggiungete la parete O. Risalite le roccette oltre la fessura Gasparotto fino a notare due fittoni resinati sulla parete. Siete arrivati.
Via: bella e impegnativa, da non sottovalutare per le protezioni non proprio generose rispetto alle sue "sorelle" su atri torrioni. Non aspettatevi più di uno-due fittoni e altrettanti chiodi (talora poco affidabili) per tiro. Utili friend medi, ma serve... "pedalare" sui gradi facili. I fittoni sono comunque piazzati in modo intelligente, ad  evitare gravi danni in caso di caduta. Soste attrezzate con due resinati.
La mia valutazione dei tiri:
1°: partenza VI- (ben protetto con due fittoni), poi a destra a risalire un diedro o la placca al suo esterno, più facile (V-) fino alla sosta (in comune colla Gasparotto).
2°: a sinistra obliquo fin sotto un tratto verticale. V, con protezioni un po' lontane.
3°: salire a sinistra fin sotto un tetto (a volte un po' bagnato) che si aggira a sinistra salendo poi una fessura. E' il tiro-chiave, VII- e VI. Due fittoni nella parte più difficile.
4°: ancora verso sinistra, poi un tratto facile e non protetto fino ad un saltino finale che adduce alla sosta, V+.
Da qui ci si sposta ad un'altra sosta da cui si può prendere il tiro della variante Molteni alla Gasparotto che conduce in vetta. Noi, che avevamo lasciato gli zaini alla base, ci siamo calati lungo la via. Bastano due calate con mezze corde da 60m.

Nota: quanto sopra è la relazione del percorso da me seguito. Altre opzioni possono essere possibili per quanto riguarda l'accesso, la salita e la discesa; inoltre, le protezioni, le soste ed il loro stato possono cambiare nel tempo: usate sempre le vostre capacità di valutazione! Vogliate segnalarmi eventuali errori ed omissioni. Grazie.

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