mercoledì 16 gennaio 2013

Rossese di Dolceacqua DOC 2010 Guglielmi

La Liguria è una terra fantastica, e rimpiango spesso di non frequentarla come vorrei. Fortuna vuole che nel ponente ligure ci sia la zona di Finale con le sue meravigliose pareti di arrampicata, che forniscono un'ottima ragione per spendere qualche fine-settimana da quelle parti. Ma non sono solo le pareti del Bric Pianarella o di altri rilievi che meritano un'attenta esplorazione; anche le enoteche della zona fanno la loro parte! E parlando di ponente ligure non si può non parlare del Rossese di Dolceacqua e dei suoi produttori più interessanti: Mandino Cane, Antonio Perrino e tanti altri. Tra questi, credo sia giusto includere anche Enzo Guglielmi, che non conoscevo e che ho fortunatamente acquistato (non lui, bensì le sue bottiglie) fidandomi del consiglio del rivenditore.
Assaggiato in un'uggiosa domenica di gennaio insieme e dei ravioli in brodo e ad un lesso di carne, questo Rossese 2010 è stato un abbinamento praticamente perfetto. Vino tradizionale lontano dalle sirene del gusto internazionale, non mostra muscoli di legno ma concede grazia e leggerezza di sapori, virando sulla ciliegia con qualche vago accento di spezie. Aroma decisamente non intenso, ma falsato dalla temperatura troppo bassa della bottiglia (ma quando imparerò a togliere i vini dalla cantina con sufficiente anticipo??).
A questo punto, appena la temperatura sale un poco, non mi resta che programmare la canonica gita a Finale Ligure e tornare a visitare l'enoteca di Finalborgo; non molto fornita, a dire il vero, ma con qualcuno che dispensa consigli giusti; e non è poco.

Nessun commento:

Posta un commento