lunedì 28 gennaio 2013

Tuono (con varianti)

Sul 2° tiro

Antonella e Giancarlo sul 2° tiro

Sempre loro sul 4° tiro

Tracciato della via
Rocca di Baiedo
Parete S


Mi dicono che da quando le vie dello Zucco Angelone sono state attrezzate, la frequentazione della vicina Rocca di Baiedo ha subito un sensibile calo, mentre prima è probabile che Solitudine fosse una delle vie più ripetute della valle. Io - che non faccio peraltro testo - alla Rocca ero stato una volta sola molti anni fa, salendo qualcosa di cui non ricordo nemmeno il nome, e colgo volentieri l'occasione per tornarci, complici la neve e le temperature che ci ammoniscono di restarcene a bassa quota. Al bar-pasticceria di fronte alla Rocca vediamo un paio di cordate che si accodano su Solitudine e optiamo quindi per Tuono, sempre farina del sacco dei Condor. Via su placca breve e non difficile che offre un paio di varianti interessanti e più impegnative; ottima per le giornate invernali, soprattutto se siete freddolosi come il sottoscritto!
Accesso: si segue la strada della Valsassina fino a Pasturo e si parcheggia sulla sinistra appena prima del ponte (oltre il quale si stacca a destra la deviazione per il Sasso di Introbio e la Casa delle Guide). Si segue poi verso sinistra (faccia a monte) il sentiero che costeggia la Rocca e si sale alla seconda traccia verso destra, giungendo in corrispondenza dell'attacco di Solitudine. Si prosegue una decina di metri verso sinistra fino al canale colla placca di partenza (scritta).
Relazione: percorso sempre ovvio indicato dalla chiodatura, a parte le diverse varianti. Chiodatura buona, ma non "da falesia", con qualche passaggio impegnativo sulla variante. Portare solo rinvii; inutili friend. Tutte le soste sono su due spit con catena ed anello di calata.
1° tiro: la placca era bagnata, come spesso accade, e siamo saliti in corrispondenza di un pilastrino sulla destra (freccia), oltre il quale si sale cercando la roccia tra l'erba e riportandosi poi a sinistra alla sosta; 35m, 4a, 6 spit (c'è un cordone in clessidra fuori via a sinistra; inutile).
2° tiro: la via originale sale a destra, ma la variante di sinistra è troppo invitante e la seguiamo. Placca con granuli di roccia bellissima, spostamento a sinistra e passo successivo un po' delicati, poi via fino alla sosta; 25m, 6a+, 7 spit, 1 chiodo con cordone dall'aspetto un po' datato.
3° tiro: dalla sosta aggirare a sinistra un masso e seguire la via di destra (spit) che sale la placca fessurata con un passo di equilibrio prima della sosta; 20m, 5a, passo forse di 5c, 6 spit.
4° tiro: la variante seguita fin qui salirebbe a sinistra (5b), ma vale la pena di valutare le altre possibilità: dritti (5c) o lievemente a destra. Noi abbiamo scelto quest'ultima (che in effetti potrebbe essere il tiro finale di Firefox): si sale fino ad un punto più verticale oltre il quale la pendenza diminuisce insieme alle difficoltà; 35m, 6a, forse passo di 6a+, poi 5b, 8 spit. Tiro più facile del secondo, ma con chiodatura un poco più distanziata: per quanto mi riguarda, l'adrenalina non è mancata!
Discesa: evitate di proseguire oltre il 4° tiro, a meno che non vogliate recuperare un maglia-rapida abbandonato al primo fittone da qualche incauto "esploratore". Con due calate di circa 50-55m si è alla base della parete.

Nota: quanto sopra è la relazione del percorso da me seguito. Altre opzioni possono essere possibili per quanto riguarda l'accesso, la salita e la discesa; inoltre, le protezioni, le soste ed il loro stato possono cambiare nel tempo: usate sempre le vostre capacità di valutazione! Vogliate segnalarmi eventuali errori ed omissioni. Grazie.

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